mercoledì 9 ottobre 2013

Fumarsi la vita!


Stamattina come mio solito, accompagno mia figlia a scuola in auto. 
Faccio benzina ad un self e poi entriamo nel bar dello stesso, per prenderci un cornetto da sgranocchiare al volo.
Fuori la porta c'è una calca di giovani radunati, con gli zaini e i foruncoli pieni. Difronte c'è un Liceo e non mi stupisco più di tanto.
Entriamo nel bar e subito mi balza agli occhi la lunga fila di studenti alla cassa, dietro alla quale riconosco il gestore.
La fila, stranamente, è ben ordinata e scorre abbastanza velocemente.
Osservo bene e noto che c'è un via vai di pacchetti di sigarette, che lo stesso gestore non fa in tempo a dar via.
Guardo ancora meglio e noto un bel foglio A3 (cioè grande), alle spalle dell'esercente con su scritto: "E' vietata la vendita di tabacchi ai minori di anni 18".
Arriva il mio turno e prima di pagare ciò che mia figlia sta già consumando, gli chiedo indicando il cartello: "Buongiorno. Ma il cartello lo ha messo lei?" Quello si gira, come se non avesse ben inteso e mi risponde: "Certo, signora. Ma si metta nei miei panni...". 
"Cioè di uno che vuole arricchirsi sulla pelle dei ragazzi?" rispondo io. "...eh signora, non so proprio cosa dirle" mi fa lui facendo spallucce. 
"Bene, infatti, lei ha solo da star zitto!" replico io, pagando il cornetto di mia figlia. 
E mentre son lì davanti a lui che attendo resto e scontrino, il tipo mi dice sogghignando: "Signora bella, che fa mi vuole denunciare? Vada. Vada pure, vada a denunciarmi!"
Prendo quanto mi è dovuto e mi appresto ad uscire, con gli occhi dei ragazzi adosso a me e a mia figlia.
Attraverso il corteo di studenti fumaioli che si trova fuori la porta e mi accorgo che ci sono due della Guardia di Finanza in divisa, che bellamente bevono un caffè al tavolino, con tanto di sigaretta nella mano.




W l'Italia!







domenica 11 agosto 2013

Cancelliamo la parola omofobia!

Quando ero piccola, amavo tanto vedere i film commedy all'americana; quelli con Debby Reinolds, Sandra Dee o la mitica Doris Day.
Film divertenti e bellissimi che ti catapultavano in una realtà appartenuta a qualche decennio prima, dove le casalinghe erano perfette ma disubbidienti al potere maritale e dove i mariti erano tutti e dico tutti uomini di successo, intramontabili ruffiani con le mogli, fedeli ma piacioni (sicuramente con qualche neurone in più degli uomini cosiddetti "moderni").
Le location erano bellissime: le ville o gli appartamenti erano arredati con gusto, auto lussuosissime (alcune volte con autista) e le primedonne sempre vestite in maniera rigorosa (come si conviene ad una moglie), ma civettuola (come si conviene ad una primadonna).
Anche gli attori sapevano catturare la mia attenzione. Tra i miei preferiti ricordo Bobby Darin, Glenn Ford (stupendo attore anche di western), Tony Curtis e Rock Hudson.
Bhe del bel Rock ero praticamente invaghita, rappresentava per me l'uomo perfetto; bello, alto, distinto, romantico e allocco quanto basta (e poi aveva sempre i capelli perfettamente pettinati).
Le sue interpretazioni garantivano grandi successi al botteghino, e non solo (vedi il "Gigante").
Rimasi scioccata, quando nei primi anni ottanta fu costretto a rivelare al mondo intero, una parte della sua vita privata sconosciuta ai tanti: la sua omosessualità.
La cosa che più mi colpì, ricordo bene, fu che la notizia viaggiava correlata ad un altro evento altrettanto scioccante per il mondo intero: l'AIDS.
Queste notizie fecero tanto scalpore; era la prima volta che un uomo famoso (e di quel calibro poi), ammetteva pubblicamente la sua "diversità" ed era da poco che si parlava di quella nuova mostruosa malattia.
Da allora, sono passati tre decenni e la nostra società si è evoluta, tanto che l'omosessualità non fa più notizia, ne scalpore (almeno in Occidente), così come per le ancora tante vittime dell'AIDS.
Molti uomini e donne vivono oggi la propria sessualità in maniera "tranquilla" ed "accettata"; molti personaggi famosi dello spettacolo o della vita politica addirittura fanno a gara gridando al coming out, senza problemi.
Eppure dietro questo stato di accettazione (apparente), di grande civiltà (apparente), c'è chi decide a soli quattordici anni e nel 2013, di farla finita con la vita, perchè "diverso".
E' capitato a Roma l'ennesimo caso di omofobia, che ha spinto un ragazzino a lanciarsi dal terrazzo di casa sua, perchè deriso dai suoi coetanei, emarginato. 
Ha lasciato due lettere dove emerge la paura del ragazzo di rivelare alla propria famiglia il suo vero io.
Oggi sono una madre e le mie fantasie da casalinga perfetta stile anni '50, hanno lasciato il posto alle mille responsabilità che ho nel gestire, educare e far crescere fisicamente, psicologicamente ed emotivamente i miei figli.
Ripeto spesso loro che l'amore che un genitore prova nei confronti dei figli, è grande ed incondizionato e che prescinde dalle loro scelte, qualsiasi esse siano (purchè sensate, ovviamente).
Sono fermamente convinta che non sia l'omosessualità il problema prioritario che affligge questo pianeta, ma sono le coscienze di coloro che lo abitano e di coloro che lo governano. 




Ennesimo adolescente suicida.

domenica 14 luglio 2013

Via col "Vento di lavanda"

...questo pomeriggio io e mia figlia siamo andata a trovare la mia amica Daniela.
Lei vive a Pollutri (nel vastese) e ha un'azienda agricola "Vento di Lavanda", ma avendo poco tempo a disposizione, essendo sempre di corsa, le ho fatto visita nella sua bellissima bottega, nel cuore di Pollutri.
Daniela ha davvero un gran bel carattere: è solare, forte, gradevole e  disponibile, tanto da tenere aperto il negozio di domenica solo per il nostro arrivo.
La sua è una di quelle botteghe che subito ti colpiscono, è uno di quei posti incantevoli dove si respira la creatività, dove ogni cosa è bella, di buon gusto ed incontra il tuo.
Nell'interno bottega la lavanda fa da padrona, ovviamente, così come il suo odore ed il bel colore viola diffuso dalle pareti, ai mobili antichi (da lei sapientemente restaurati).
Sugli scaffali sono in bella mostra: cuori, saponi artigianali, lavande intrecciate, sacchettini profumati e terracotte mediterranee...tutto lì dentro ti incanta e ti avvolge, lasciandoti con gli occhi sognanti.

Brava Daniela e complimenti ancora alla tua bravura e alla tua Bottega della Lavanda♥









giovedì 30 maggio 2013

And they lived happily ever after!!!

Ieri è stato celebrato il primo matrimonio gay in Francia.
Certo questo sbalordisce e non solo per l'unicità dell'evento.
Si sa, infatti, che la Francia è da sempre molto conservatrice, di destra diciamolo pure. 
Ciò nonostante, è al passo con i tempi, tempi maturi per permettere a due persone che si amano, seppure dello stesso sesso, di volere legalizzare il loro happy ending.
Anche David Cameron, premier inglese, ha proposto al governo le nozze gay.
Sarà a discrezione delle varie confessioni religiose, permettere o meno agli omosessuali di confermare il loro amore davanti a Dio nella sacralità del matrimonio.
Cameron speficica che la chiesa che non vorrà aderire a qeusta legge, qualora passasse, non potrà essere in alcuna maniera costretta a farlo. 
Non so quanto questo possa destabilizzare l'opinione pubblica, certo è che a questo punto c'è una diversa definizione da dare alla famiglia, non più costituita, evidentemente, solo da un uomo e da una donna.
In effetti non tutti vedono di buon grado le unioni gay, soprattutto quando si parla di famiglia e annessa prole.
E' opinione diffusa, infatti, che le coppie gay non siano in grado di crescere in maniera armoniosa, sia fisica che psichica, dei figli.
Si tende a vedere l'unione come contro natura e subito si pensa che questo possa avere delle conseguenze catastrofiche, sulla crescita di un bambino.
Mi chiedo se davvero sia così, poichè ci sono tante coppie "omologate" che si prodigano poco alla crescita psico-fisica dei propri figli.
Parlo di quelle coppie che vivono un matrimonio perennemente in crisi, dove ognuno dei coniugi fa il proprio egoistico interesse. 
Senza pensare poi a quei matrimoni dove l'amore e l'unità famigliare sono sostituiti dalla violenza e dalla disgregazione (basti pensare che la neo eletta ministra alle Pari Opportunità Josefa Idem, vuole istituire una task force per arrestare il femminicidio; triste ed orribile fenomeno in crescita e dilagante nel nostro paese).
Un bambino ha bisogno di amore, di stabilità emotiva, affettiva, nonchè psichica e se una famiglia gay non omologata può dare tutto questo, non vedo dove sia il problema.




martedì 28 maggio 2013

MY TALKING CURVES: Sleepless in Lanciano

MY TALKING CURVES: Sleepless in Lanciano: Da qualche tempo le mie ansie stanno prendendo il sopravvento e non mi permettono di dormire di notte: sono passata da le braccia di Orfeo a...

Sleepless in Lanciano

Da qualche tempo le mie ansie stanno prendendo il sopravvento e non mi permettono di dormire di notte: sono passata dalle braccia di Orfeo a quelle della sua sorellastra infelice; Insonnia.
Ovviamente, ho provato tutti i rimedi: camomilla (fatta con ben quattro filtri), bicchierino di liquore (sono astemia e qualcuno mi aveva detto che sugli astemi l'alcol assunto la notte, ha un ottimo effetto soporifero), lettura libro (Elisabeth George in lingua inglese), pubblicare cazzate su Fb e non ultimo fare zapping in tv.
Superfluo dirvi quanto ognuno di questi rimedi non mi han portato al risultato sperato.
Però...
Però c'è da dire che la notte è un ottimo filtro per i programmi spazzatura, che imperversano di giorno in tv.
In più di un occasione, infatti, ho avuto modo di guardare film d'autore e non, estremamente interessanti, belli che altrimenti non avrei visto mai.
La notte scorsa, infatti, ho scovato una perla (come direbbe il mio amico facebookino Daniele).
Un film tratto da un libro che purtroppo non ho letto: "Colazione su Plutone" di Patrick Mc Cabe, diretto dal grande Neil Jordan.
Jordan dopo "La moglie del soldato" (strepitosa pellicola), punta la macchina da presa su Patrick "Kitten" Braden, un trovatello poco confuso sessualmente ed estremamente determinato a ritrovare sua madre.
Il film, credetemi, è davvero delizioso e mai volgare. E' tenero, divertente, ma al tempo stesso, è estremamente drammatico.
Il protagonista Kitten, appunto, è interpretato da un Cillian Murphy, così bello e scintillante nei panni di un trans. Il suo viso e i suoi occhi così languidamente dolci, lo rendono credibile nei panni di una donna...e che donna!
Kitten esce illeso da diverse peripezie che lo aspettano lungo il cammino della sua ricerca; nemmeno gli attentati dell'IRA irlandese lo fermano (siamo nei primi anni '70), nè vari uomini che gli promettono amore eterno, nè tanto meno un killer di viados (un cameo ben interpretato da Brian Ferry), che tenta di ucciderlo nel suo abitacolo adescante.
Alla fine Kitten riesce a sapere chi sono i suoi genitori e soprattutto riesce a ritrovare la sua tanto amata mamma: la "donna fantasma".
Il finale? Una sorpresa, ovviamente, che non vi svelerò!

http://youtu.be/Z_GFxrTDsP4

giovedì 16 maggio 2013

Son Pascal, Elma Ale ed il Kazakistan


...qualche sera fa mi sono imbattuta in questo tipo su Deejay Tv: bel ragazzo, bella voce e tanto, tanto tenace.
Fin qui niente da invidiare a qualche suo coetaneo, se non fosse che Pasquale Caprino lascia l'Italia, l'Europa e va a tentare fortuna in Kazakistan con lo pseudonimo di Son Pascal.
Il carisma del ragazzo emerge subito e diviene un mito in Kazakistan, anche perchè Pascal canta in lingua kazaca, cosa oramai dismessa da molti cantanti locali.
Linus & Co. fiutano le doti e l'arguzia del cantante e gli dedicano un'intera trasmissione: "Pascalistan", in onda tutte le sere su DJ TV.
Come Pascal, anche la sorella di una mia cara amica è andata ad insegnare in Kazakistan, oramai ben quattro anni fa. 
Ogni sera che guarda il programma la penso e penso a tutti quei ragazzi che sono costretti a stare lontano da casa e dai propri affetti, pur di guadagnarsi la pagnotta.
Forza ragazzi, il mio cuore è con voi♥


lunedì 18 marzo 2013

DELETE!

Mi succede sempre più spesso oramai di essere prigioniera dei miei ricordi. Ricordi evocati da qualsiasi cosa; dalle canzoni alle briciole di pane sulla tovaglia. 
Alcuni sono belli, memorabili davvero. 
Altri non lo sono affatto e portano con loro un bagaglio a mano di colmo di pura sofferenza. 
Ma cappero! Mi chiedo se e quando inventeranno un pulsante di delete, da utilizzare quando c’è un pessimo avvenimento, che con il tempo si trasformerà in un inevitabile cattivo ricordo. 
Sarebbe comodo averne uno, sai quante lacrime in meno verserei? 
Mi chiedo se e quando riuscirò ad aprire la gabbia mentale nella quale sono evidentemente imprigionata e volare via. 
Alda…so che i poeti sono afflitti dai ricordi che si mischiano nella mente, assieme ai sentimenti. E' questa la loro forza.
Vorrei tanto essere brava come lo sei stata tu, assomigliarti...perchè mentre penso al passato il presente mi scivola via dalle mani e sento di non avere futuro.


"Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo 
quando mi sono rimasti pochi giorni. 
Quello che è passato 
è come se non ci fosse mai stato. 
Il passato è come un laccio che 
stringe la gola alla mia mente 
e toglie energie per affrontare il mio presente. 
Il passato è solo fumo 
di chi non ha vissuto. 
Quello che ho già visto 
non conta più niente 
Il passato ed il futuro 
non sono realtà ma solo effimere illusioni 
Devo liberarmi del tempo 
e vivere il presente giacchè non esiete altro tempo 
che questo meraviglioso istante."

Alda Merini

venerdì 15 marzo 2013


...allora DONNE ci siamo!
Stamattina per la celeberrima rubrica "Venerdì pesce", vorrei accontentare un mio fan "ommino" e proporre il mio cavallo di battaglia: "Gnocco al nero di seppia".
Questa è una ricettina deliziosa. Vedrete, i commensali non solo rimarranno a bocca aperta in attesa del prossimo boccone, ma si prosteranno lesti e adoranti ai vostri piedi!

Allora, io lo faccio così:
inizio lavando mooolto bene le patate e le metto a lessare con tutta la buccia nell’acqua (l'acqua deve essere fredda, mi raccomando).
Quando si solleva la buccia potete controllare la cottura con una forchetta e quindi toglietele dall'acqua e sbucciatele ancora calde.
Passatele nello schiacciapatate e lasciatele raffreddare bene, bene, bene, bene.
Salatele e mettetele poi in una larga ciotola unendo la farina e un cucchiaio di nero di seppia.
Amalgamate tutto in maniera omogenea, formate dei cordoncini e con un coltello ben affilato fate gli gnocchi. Mi raccomando lasciateli riposare almeno per una mezz'oretta minuti prima di cuocerli.
A questo punto, tuffateli nell'acqua salata e scolateli quando saliranno a galla.
Condite i vostri gnocchi con quello che più fa risaltare il gusto del vostro manicaretto, specie se un bel sughetto preparato sciuè sciuè, con spada e pomodorini pachino freschissimi.

Bon appetit

venerdì 8 marzo 2013

Vi è mai capitato di sentirvi sfigati?
Avete l'impressione di essere perseguitati dalla sfortuna?
Ecco, non so voi, ma a me si è capitato!!!!!
Allora, qualche tempo fa, ho studiato qualcosa che potesse porre fine allo tsunami sfiga: dei "gufotti corna e bicorna".
Ne ho confezionati diversi, che subito han trovato ampio consenso tra il mio pubblico.
Gli ultimi sono questi che ho appena terminato, dei teneri
"gufotti scacciasfiga(ti)".
Non ho potuto resistere e senza aspettare domani, li ho subito appesi alla porta di casa.
Tre gufotti a rappresentare il cuore della casa; la mia famiglia e la scritta "Corna e bicorna" come monito scaramantico contro gli elementi avversi (almeno 2!!!!), che passano davanti la nostra porta.
Ennamo!!!!

~♥Enjoy it ♥~


...Donne è arrivato il pesce!

...ah, non c'è niente di meglio che combinare insieme questa bella giornata dedicata a noi e la mitica ricetta del "Venerdì pesce"!!!!
Quest'oggi prepareremo un piatto meraviglioso: il pesce spada.
Che dire di questo pesce?
Innanzitutto elogiamolo perchè tanti i suoi pregi.
Come le dimensioni, ad esempio, che questo pesce può raggiunge, addirittura fino a 4 metri e mezzo di lunghezza.
Le sue carni, poi, sono davvero pregiate. Si presentano bianco-rosate, ed hanno un sapore davvero molto caratteristico.
Dal punto di vista nutrizionale, è un alimento di ottima qualità, poichè nelle sue carni sono presenti tante proteine e pochi grassi, nonchè vitamina B12, B6, niacina, fosforo e selenio.

La ricetta di oggi prevede: "Spaghetto allo spada".
Tagliate a dadini un trancio di spada fresco e buttatelo in una padella con dell'olio caldo e uno spicchio di aglio in camicia.
Fate rosolare e aggiungete il pomodoro in salsa rustica (a pezzettoni), o meglio ancora fresco tagliato a tocchettoni.
Cuocete per una quindicina di minuti e quindi aggiungete delle olive nere o tagiasche denocciolate, con una dose di peperoncino a vostro piacimento. Insaporite di sale.
Per intanto, fate cuocere gli spaghetti (al dente mi raccomando) e una volta pronti, scolateli e tuffateli nella padella con il sughetto.
Amalgamate bene e spolverizzate con prezzemolo tritato fresco.
...e...
Bon appetit♥

Aldo Monanto...che spada!




Siamo giunte anche quest’anno a quella che dovrebbe essere una giornata di sommo gaudio, per noi donne.
Ma al di là dei complimenti e degli auguri che in questo giorno più che in ogni altro riceviamo, bisognerebbe soffermarsi a pensare.
Bisognerebbe pensare, a tutte quelle donne che ogni giorno gridano un urlo di dolore che nessuno sente.
Bisognerebbe pensare, a tutte quelle donne che ogni giorno combattono per loro e per i propri figli.
Bisognerebbe pensare, a tutte quelle donne che subiscono violenze di ogni sorta, genere e grado.
Bisognerebbe pensare, a tutte quelle donne che non hanno un’istruzione.
Bisognerebbe pensare, a tutte quelle donne che non hanno di che sfamare loro e i propri figli.
Bisognerebbe pensare, alle nostre figlie e alle nostre nipoti e fare in modo di lasciare loro un giorno dell’8 marzo migliore di questo!
A tutte quelle e ad altre ancora, bisognerebbe pensare. Dedicare loro anche solo un minuto prezioso della nostra vita, affinchè un giorno possano gioire della loro vita e non solo dell'essere donna!!!!



martedì 5 marzo 2013

Hey sister!

Siamo arrivati a marzo, ma è ancora troppo presto per dire di aver lasciato l’inverno alle spalle. 
Questo è un mese per definizione “pazzerello” e proprio non si possono fare previsioni, sul giorno che segue l’altro. 
Sono quasi due anni che è caduto il gelo nella mia vita, ma io non mollo perché c’è tanto calore intorno a me e dentro di me, che non posso proprio temere per quel che sarà. 
Ma intanto mi tocca da aspettare.  
E il freddo in qualche giornata, l’ho sentito nonostante tutti buoni propositi. 
Ma quanta forza hanno le donne? 
Certamente non posso parlare a nome di tutte o generalizzare, però da quando sono separata e sono in difficoltà, ho avuto la fortuna di incontrare donne decisamente forti, carismatiche e sufficientemente indipendenti dall’uomo. 
Se provo a guardarmi dal di fuori, mi vedo forte anch’io ma certo non per formazione caratteriale e ne per mia libera scelta. 
Devo combattere ogni giorno battaglie estenuanti che riguardano la gestione della quotidianità (da vivere con una misera manciata di euro), i figli e la separazione ancora in corso (ho fatto una separazione giudiziale, essendoci tutti i presupposti). 
La mia, credetemi, è sopravvivenza allo stato puro! 
Eppure…eppure vado avanti da sola, camminando su di un percorso fatto di dignità e di amore, anche se accidentato e pieno di imprevisti. 
E come me tante donne che probabilmente vivono una vita peggiore della mia, eppure vanno avanti. Navigando in rete, ho scoperto diversi siti fatti da donne che si occupano di donne. Siti dove non manca la solidarietà, l’ascolto e laddove serve l’aiuto tangibile. 
Amo tanto la solidarietà, il dare, il donare. E noi donne siamo l’emblema, secondo me, del cuore aperto alla solidarietà. 
E’ proprio la solidarietà fra donne, la sorellanza che ha permesso negli anni la conquista dei diritti sociali e civili. 
E’ sempre la sorellanza è stata la locomotiva dell’emancipazione femminile. 
Davvero le donne sono forti, perché quando si uniscono e hanno obiettivi da perseguire, pur di raggiungerli non c'è ostacolo che le possa fermare. 
Mi spiace, cari maschietti, ma siamo noi il sesso forte e senza usare i muscoli (beh, almeno qualche volta). 
Siamo noi davvero la spina dorsale della società e questo da sempre; anche quando ci rilegavate in casa a cucire, a cucinare e a tirare su figli maschi a vostra immagine e somiglianza.







venerdì 22 febbraio 2013

Venerdì pesce



...ariecchime DONNE per la rubrica "Venerdì pesce"; l'argomento più saporito della settimana!!!!
So che lo aspettate trepidamente (vero M.T.?), e di questo non posso che esserne contenta.
Allora, quest'oggi suggerisco una bella frittura mista, generosa ed abbondante.
Ovviamente per ottenere una buona frittura essenziale sempre la qualità del pesce.
Quindi così come vi suggerivo venerdì scorso, preferite il buon pesce nazionale.
Procediamo: puliamo totani, seppioline e pesciolini misti (merluzzetti, sardine, ecc.).
Prima di infarinarli (nella farina di grano duro, mi raccomando), i pesci devono essere ben asciutti; in modo da ottenere una bella frittura croccante e dorata.
Il vino che vi consiglio è ovviamente un buon bianco, eventualmente con delle bollicine.

Bon appetit

giovedì 21 febbraio 2013

MY SWEET DREAM

E' inevitabile arrivare ad un certo punto della vita e fare il proprio bilancio.
Nel mio ci sono cose positive come i figli, aver amato, avere due gatti e di vivere delle vere e solide amicizie. E poi ci sono, ovviamente, anche le cose negative. Uno su tutti il fallimento del proprio matrimonio.
Arrivare alla separazione coniugale dopo tanti anni di matrimonio e di progetti che si credevano comuni e condivisi, pesano sul piattino della bilancia, più di tutto il resto.
Dopo un primo momento di dolore quasi accecante, si ha un forte senso di impotenza e di frustrazione. 
Si comprende e si realizza che la vita così come vissuta fin a quel momento, non ha più senso. E' un'impalcatura che non regge più.
Tutto va rivisto. Tutto è da rifare. Tu sei da modificare!
Allora, ti metti in discussione, ma vedi e pensi solo negativo.
Oltretutto, il forte senso di sconfitta e i problemi economici ti portano a rifuggire quelle che possono essere eventuali ciambelle di salvataggio.
Nel mio caso a salvarmi dall'autodistruzione, sono stati diversi fattori che han lavorato in maniera sinergica, fra loro. 
Posso certamente definirmi una persona fortunata, perchè ho avuto intorno a me, oltre alla famiglia, tante persone che mi hanno amata, sostenuta ed incoraggiata. 
Quell'amore ricevuto ha illuminato il tunnel di chiusura e di disperazione che avevo intrapreso, portandomi fuori alla luce.
Una nuova coscienza ha preso piede in me, con la consapevolezza di essere una persona nuova. Rinata! 
Perchè il dolore in queste situazioni serve; è terapeutico. 
Il dolore epura da ogni negatività. 
Ergo, è vero quando si dice che bisogna toccare il fondo per poter risalire.
Beh, questa è la mia risalita: ho chiuso con il passato e ho fatto i conti con me!
Ora ho solo da aprire il cassetto dei miei sogni e liberarli...
Perchè io ho talento e voglio potenziarlo.
E' da sempre che sogno di avere un posto tutto mio, dove poter dare sfogo alla mia creatività; realizzare, cioè, quello che già faccio in maniera itinerante con sporadici mercatini locali, con "Le Piccole Idee by Stefania D'Errico" (http:\\lepiccoleideebysteffderrico.jimdo.com).
Questo avrebbe per me una doppia valenza; riuscire finalmente ad aprire definitivamente quel cassetto e (soprattutto) dimostrare ai miei figli che si può e si deve lottare contro le avversità della vita.
Ora grazie a Withandwithin(http://www.withandwithin.com/it/contest/i-have-a-dream), potrei farcela.
Bellissima, infatti, la loro iniziativa di dare un'opportunità a chi come me ha un progetto, ma non può avviarlo.
E allora, che dire?!
Incrocio le dita...e votatemi!!!!!

Stefania e Le Piccole Idee







martedì 19 febbraio 2013

Io? Perfetta, ma non troppo.

Facendo zapping qualche sera addietro, ho visto una sit su DeeJay tv intitolata: "Perfetti ma non troppo".
La protagonista è Claude, un'abbondante e dolce impiegata newyorkese che viene trasferita in un altro ufficio, come avanzamento di ruolo.
Qui si imbatte in uno staff di gente perfetta e perfettamente in linea, pronti a fare di tutto per mandarla via.
Esilaranti le battute, bellissima l'attrice protagonista, nonchè il capo sexy Eric Roberts.
In ogni puntata Claude scoprirà degli inciuci nel proprio ufficio, che la renderanno sempre più forte e fiera di essere "diversa" dagli altri.
Sicuramente un telefilm delizioso, anche se dopo qualche stagione è stato stroncato dal pubblico americano.
Bellissima l'idea di far interpretare questo ruolo ad un'attrice morbidamente abbondante, che ha come rivale d'ufficio una donna magra ma imperfetta.
Che dire...buona visione!!!





NON SEI SOLA, non più!


"Donna tutto si fa per te, favola splendida" recitava una vecchia canzone del Quartetto Cetra nei mitici anni '50 (http://youtu.be/ll4J5_ANbp4).
Essere donna nel nuovo millennio, non è molto diverso dall'essere donna del passato, almeno per quanto riguarda il diritto alla vita. 
Vive radicata nella cultura e nell’universo maschile, un’ostentata riottosità nei confronti della donna. 


Una forte volontà da parte dell'uomo di opprimerla, di schiacciare la sua autostima, di assoggettarla ad una forma di asservimento totale, nonchè di dipendenza. 
Fatti di cronaca quotidianamente, purtroppo, ci dimostrano quanto questo sia vero. 
Nel nostro paese in meno di un anno sono state uccise centotredici donne, di cui settantatre dal proprio partner. Una stima impressionante. 
Persino la legge sembra non tutelarci sufficientemente. 
Spesso, infatti, l’uomo che uccide una donna non viene punito severamente e addirittura riceve condanne ridotte nonostante la gravità del reato. 
Basti pensare che in Italia solo nel 1981 è stato abolito il tristemente noto “delitto d’onore”; che prevedeva una pena minima di reclusione. 
Oggi invece vista l’emergenza, vi è una proposta di legge decisamente più dure per chi uccide una donna, in quanto tale. E non solo. 


Infatti, visto il crescente aumento di famiglie di extracomunitari, che hanno la cultura del matrimonio combinato, nella proposta di legge vi è anche una sanzione penale per chi istiga al matrimonio forzato. 
Sicuramente la donna moderna è più forte, libera e determinata e forse queste sue “nuove” caratteristiche la rendono pericolosa all’occhio dell’uomo, che invece tende a volerla limitare nell’autonomia. 
Purtroppo è nelle mura domestiche che si consumano gli atti di maggiore violenza. 
Molte sono le mogli costrette a subire abusi sia fisici che psicologici, da parte dei mariti. 
Ed è proprio in nome della famiglia, che tante subiscono e tollerano in silenzio e quindi non denunciano (anche perché c’è da tener presente che le violenze fra le mura domestiche possono essere perpetrate sotto varie forme e le ferite che lasciano di certo non sono valutabili da nessun medico). 
Non c’è da tollerare nulla ne bisogna rimanere in silenzio. 


Anzi, non bisogna ne isolarsi ne tanto meno allontanarsi dagli altri; specie da quelle che possono essere persone pronte ad aiutarci. 
Parlare ad altri delle violenze che si subiscono non è una vergogna. Invece, può essere la strada che aiuti a vedere realmente la situazione ed affrontarla al meglio

Le cose non si risolvono di certo rimanendo chiusi in se stessi e nel proprio nucleo famigliare.


FAMIGLIA NON E’ SINONIMO DI VIOLENZA! 

Quindi, già dalle prime avvisaglie, siano esse anche di tipo psicologico (forse le peggiori), bisogna mollare tutto e denunciare! 
Viene da chiedersi del perché di tutto questo? 
Spesso l’uomo ha, specie nei casi dove ci sono state vittime, una visione dell’amore a dir poco malato e patologico dove la donna diventa oggetto di possesso esclusivo del partner femminicida. 
Lodevole l’iniziativa della giornalista Emanuela Valente, che ha raccolto tutto il materiale possibile elaborando una “bacheca degli assassini” su http://www.inquantodonna.it, dove vi sono anche i nomi e i volti delle donne uccise negli ultimi anni. 
Altrettanto bella “la grande danza delle donne contro la violenza”. 
Proprio nel giorno di San Valentino si è gridato basta a stupri e femminicidi, con il flash mob mondiale "One Billion Rising". 
Per l’occasione indumenti rossi indossati a voler rappresentare le ferite, di chi non può difendersi. 
Iniziativa questa abbracciata non solo Italia, ma anche in tutta l'Europa, negli Stati Uniti, in India, Afghanistan, in Angola, dove milioni di persone han partecipato al ballo collettivo contro ogni tipo di prevaricazione e sopruso.
Anche la Lucianina nazionale durante l’ultimo festival di Sanremo ha danzato e ha declamato un bellissimo monologo, sulle differenze in amore tra uomo e donna (http://youtu.be/DYD1GopNVJc)
Sperando che non ne abbiate mai bisogno, consiglio di rivolgervi alla Questura di Polizia e al Comando dei Carabinieri, nonchè al Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero locale per denunciare gli abusi intra ed extra casalinghi subiti. 
Inoltre potete comporre il numero di pubblica utilità 1522 e Rete Nazionale Antiviolenza http://www.retedelledonne.org 


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NON SEI SOLA!!!!


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sabato 16 febbraio 2013

Pistorius; just only human!

Il pluripremiato atleta Oscar Pistorius ha ucciso la sua donna, Reeva Steenkamp e proprio nella giornata dedicata all'amore.
Caspita, una notizia che sicuramente ha lasciato a bocca aperta anche voi. 
Certo il tribunale di Pretoria, lo giudicherà ma per intanto tutto sembra deporre contro di lui.
Personalmente ho sempre pensato di quest'uomo cose belle e senza dubbio positive: una leggenda vivente. 
Non è da tutti, infatti, combattere contro il proprio destino e vincere una battaglia che sembrava persa già in partenza. 
Pistorius rappresentava per me il perfetto uomo del futuro, combinazione simbiotica ed eccellente di cuore, cervello e tecnologia. 
Invece questa brutta storia di cronaca nera, lo fa precipitare dall'Olimpo e lo scaraventa giù all'inferno assieme a chi come lui e prima di lui, ha ucciso il simbolo del proprio amore.
Pistorius si è sicuramente evoluto come atleta, avrà affrontato umilianti prove, sconfitte morali e psicologiche prima di arrivare davanti alla linea d'arrivo. Eppure ha fallito come uomo.
E il doping c'entra qualcosa?
Sono certa che il mondo dello sport (tutto o quasi, in ultimo la faccenda Cipollini), sia vittima di abusi di sostanze illecite che permettono di migliorare le performance atletiche e credo a questo punto che anche il mondo dello sport parolimpico non ne sia esente.
E' noto come queste sostanze siano deleterie per l'organismo e addirittura per l'equilibrio psichico. 
Forse chissà, anche Pistorius ne ha pagato il prezzo.
O forse la sua condizione di disabile ai miei occhi, lo esonerava dal commettere bestialità?
Davvero non c'è differenza tra persone cosiddette abili e disabili; anche la brutalità non ci differenzia.
Infatti non è la prima volta che giudico i diversamente abili come detentori della rettitudine, della correttezza e dell'integrità morale. 
Nella mia visione (sbagliata) della vita è come se fossero persone così speciali da racchiude in loro tutto un mondo fatto di positività e di amore.
Ma non è così e questo brutto fatto mi riporta alla dura realtà: il disabile o diversamente abile che dir si voglia, non è esente dal commettere errori del tutto umani e talvolta disumani. 
La sua condizione non lo obbliga ad essere migliore di chicchessia, ne a provarlo a nessuno.


Pistorius da diversamente abile ad abile assassino: just only human!




martedì 12 febbraio 2013

Non habemus papam!!!

Non posso fare a meno di commentare questa pagina di storia attuale.

Il Papa Ratzinger ha annunciato egli stesso al mondo intero le sue dimissioni, come un fulmine in un cielo poco sereno.

Già dimissioni, perchè anche fare il Papa è un lavoro, un ruolo altissimo e stra remunerato.

E' mia profonda convinzione che la Chiesa così come è stata strutturata millenni fa, andrebbe rivista.

E' paradossale vedere tanta opulenza nelle chiese che in fondo sono la casa del Signore.

Tutti sappiamo che il Figlio di Dio è nato da povera gente, così povera da non potersi permettere un posto migliore se non una stalla per metterlo al mondo.

La Chiesa, storicamente, è sempre stata accanto ai ricchi solo ed esclusivamente per i propri profitti e per ampliare o mantenere le uniche cose da sempre ambite: il potere e la ricchezza.

Non si è mai sottratta dalla vita politica, ne mai ha rinunciato ad avere voce in capitolo su scelte e stili di vita di tutti noi: divorzio, aborto, coppie di fatto, adozioni, omosessuali.

Come può essa comprendere e decidere perentoriamente su queste questioni delle quali essa stessa non può averne conoscenza, vista la scelta e lo stile di vita individualista e monastica?

Ogni servo di Dio professa il celibato, che è una scelta di consacrazione totale al Signore. Scelta che viene compiuta, si spera, in piena libertà e coscienza.

Nel celibato la dedizione al Signore è piena e totale. 

Si è a servizio di tutti con amore, cioè ci si mette a disposizione di chicchessia senza preferire alcuno in particolare, accogliendo a braccia e a cuore aperti chiunque indistintamente abbia bisogno e bussi alla porta.

Ma bastano queste buone intenzioni per essere fedeli a se stessi e quindi alla propria vocazione?

Oggi così come in passato, le tentazioni sono tante e la virtù debole.

Mettiamoci pure che il progresso ha causato una forte carenza di sacerdoti, con conseguente avvicinamento al sacerdozio di persone che proprio non erano votate ad esserlo.
Purtroppo, non sempre intenzioni e buona volontà bastano per rimanere fedeli alla propria vocazione. 

A quanti fatti di cronaca abbiamo assistito sbigottiti e sempre più tristi e schifati, dove i preti e la Chiesa erano pesantemente implicati?

Adesso anche il Papa ci si è messo.

E' evidente che nel 2013 la formula della Chiesa non funziona più.

Occorrerebbe, a mio dire, una nuova formula rinnovatrice più attuale e meno rigida, con conseguente smantellamento di un celibato che non ha davvero più alcun senso e soprattutto della gerarchia ecclesiastica, fatta solo per i preti che hanno sete di potere ("Uccelli di rovo" docet!).

Ora pro nobis...


The power of love!


...ma che bello! Il 14 si avvicina e tutti parlano sempre più d'ammorrre.

E' così bello sapere che c'è chi ancora crede in questo sentimento, prezioso e antico tanto quanto è vecchio il mondo.

Mi tocca il cuore sapere che i giovani non hanno un futuro roseo ne pregno di prospettive, eppure credono fermamente nella vita di coppia, sia essa celebrata sull'altare o davanti ad una birra con panino al Mc.

E' davvero un piccolo miracolo in questi tempi così deprezzati di valori!

Ma ci pensate quello che l'ammorrre riesce a fare? 
Questo sentimento alimenta la vita e d'incanto il presente assume una chiave completamente diversa; da uno si diventa due, ci si professa monogami convinti e legati da un anello in maniera indissolubile, mentre il futuro sembra  addirittura più possibile, vicino e raggiungibile.

"The power of love" inneggiavano dei ragazzotti sulla strada della gaytudine, nei mitici anni '80.

Che dire?! Ah beata gioventù, che crede ancora alle favole!!!!




lunedì 11 febbraio 2013

Occhio alle curve



E' da qualche anno, per fortuna, che la moda strizza l'occhio a noi ragazze burrose.

Certo le riviste continuano a proporre modelli di donna grissino, algide ed eteree, almeno qui in Italia.

Cosa diversa è ciò che accade all'estero. 

In America per esempio (e si sono esterofila), tra le tante c'è una rivista davvero innovativa e trendy: Plus Model Magazine. 

Io l'ho trovata on line  a quest'indirizzo http://www.plus-model-mag.com/.

E' così meravigliosamente positivo sapere che le donne vere, quelle che affrontano la vita ogni giorno senza l'assillo del fisico perfetto, si stanno imponendo con uno stile del tutto personale che le rispecchia pienamente, dopo anni di modelli femminili rasenti l'anoressia.

Anche noi donne abbondanti abbiamo voglia di elogiare la nostra femminilità e di vestirci in maniera trendy e senza soffocare la nostra fisicità, finalmente!

E in Italia invece?
Nel nostro paese mancano riviste specializzate come queste forse anche perchè sono ancora pochi i brand per noi over-size.
Però ci sono diversi cataloghi che vendono per corrispondenza e che sono sempre più specializzati nel settore delle grandi taglie: dai reggiseni coppa D, ai capi da sera più intriganti.

Qualche link? Subito!
Iniziamo con Bonprix, che ha a disposizione diversi capi interessanti e tutti allo stesso prezzo, indipendentemente dalla taglia richiesta.
I capi sono di buona qualità, certo magari non proprio all'ultima moda ma l'intimo lo trovo bellissimo (ed infatti lo compro sempre da loro per via della mia coppa C).

Poi c'è Freemoda Italia, che offre dei capi per donne sia classiche che per donne giovani al motto di "La moda per donne morbide, belle e sexy". E che si vuole di più?

Ed ancora la francese La Redute che fra quelli che vi ho elencato è sicuramente la più completa, poichè mette a nostra disposizione anche cinture, scarpe e stivali in diverse misure over-size.

Insomma che dire, essere formose ora anche per la moda non è più davvero un peccato e come diceva Marilyn: "Il corpo è concepito per essere visto e non tutto coperto!!!




domenica 10 febbraio 2013

Ogni nodo arriva sempre al pettine!!!


...ci sono dei periodi storici della mia vita, in cui non posso far altro che accettarli per devastanti che siano e deporre le armi. 
Tutto sembra già scritto a caratteri cubitali, indipendentemente da ciò che faccio per cambiare in meglio le cose. 
Giornate storte, coincidenze negative, sfiga sempre pronta a venir fuori e a farti sballare ogni previsione o ipotesi positiva.
Inevitabile l'abbattimento, che però è solo momentaneo. 
Sento sempre la mia vocina, infatti, il mio grillo parlante personale sussurrarmi dentro con voce pacata e tanto credibile: "Arriverà il tuo momento, Stefania. Arriverà".
E allora aspetto fiduciosa che arrivi quel momento di alto godimento, di rivincita.
Bramo, non mi vendico. 
E poi ricordiamoci che la vendetta è un piatto che si consuma freddo e soprattutto non c'è bisogno di cucinarlo. 
E' un take-away già ben confezionato e pianificato "dall'alto". 
E intanto che faccio? Intanto mi affilo le unghie, va. Non si sa mai!




venerdì 8 febbraio 2013

Autostima: mi faccio un complimento!

Sono la persona che meglio mi conosce. Sono l'unica persona che comprende i miei stati d'animo. Sono la persona che sa meglio di chiunque altro, il mio background, la mia storia, i miei sentimenti e chi davvero io sia.
Eppure questo non è sufficiente a farmi "innamorare" di me.
Qualcuno, qualche tempo fa, mi ha detto di un metodo infallibile per far scoccare la scintilla con noi stessi.
Bisogna prendere un foglio e scrivere, così come si fa con i pro e con i contro, i nostri pregi ed i nostri difetti.
Dopo aver buttato giù qualche riga, ho subito notato come i pregi fossero maggiori e sicuramente più nobili dei difetti. Ciononostante questo non è bastato a farmi volere più bene, da me.
L'autostima è una parola grande, che racchiude tanto amore per se stessi e purtroppo è una parola che davvero non conosco e che non fa nemmeno parte del mio vocabolario.
Sbirciando in rete ho trovato tanti rimedi, consigli di life coaches pronti ad accompagnarti sul lungo sentiero dell'accettazione e dell'autostima (ovviamente dietro lauto compenso).
Accettazione del se e autostima, sono temi di estrema attualità, (vuoi anche per momento storico che stiamo attraversando i licenziati, i cassaintegrati ed i disoccupati ne sanno qualcosa), e se non ci sono davvero puoi incappare in scelte sbagliate e talvolta anche disparate.
Poichè anche il complimento più realistico, venisse pure da Brad Pitt, non ci convince ne ci gratifica questa dottoressa americana Danielle Dowling (http://danielle-dowling.com/), ha messo appunto una sorta di post it con dei complimenti da rivolgere a noi stessi più volte quotidianamente.
Carino davvero, soprattutto se come me non avete più chi ve li può fare.
Che dite ci proviamo?





giovedì 7 febbraio 2013

Beth Ditto: femminilità strabordante

...qualche anno fa ho ascoltato la sua voce. Bellissima. Potente. Graffiante.

Subito sono andata a vederla su you tube e sono rimasta ipnotizzata.

Beth Ditto voce e frontgirl dei Gossip, è una ragazza con un talento vocale spiccato e una bellezza che affascina chi la guarda.

Certo la sua non è una bellezza che rientra nei canoni estetici di quelli che fanno spettacolo, ma è sicuramente dotata di un forte carisma e tanta femminilità.

Tutto è estremizzato in lei; dalle sue forme al trucco, agli abiti e persino al colore dei capelli. Eppure è un'icona di stile per le donne che come me, si avvicinano alla sua fisicità.

Fiera da sempre di essere lesbica, ha sempre mostrato e giocato con il suo corpo tanto che è
diventata anche stilista per la nuova collezione oversize del marchio Evans.

La stilista Beth gioca con il suo corpo e con quello delle sue fashion victim; non copre i corpi delle donne curvy anzi ne enfatizza le forme con capi coloratissimi e oltremodo divertenti.

Pensate che quest'inverno Jean Paul Gaultier l'ha voluta in passerella per la collezione di Milano (e dire che per vestirla ci voglio diverse X davanti alla L): un trionfo!!!

mercoledì 6 febbraio 2013

...la mia amica Alda



Ognuno di noi ha un personaggio reale, immaginario, religioso o letterario che ama tirare in ballo nei momenti più disparati.

Quando sono un pò giù di tono, mi rifugio tra le pagine di "Reato di vita, autobiografia e poesia" di Alda Merini. Lo faccio così come farebbe una ragazzina che cerca conforto tra le braccia amorevoli della propria madre.

Anche se ho letto e riletto quelle pagine, ogni volta trovo qualche riga illuminante o interi periodi di cui mi sembra di coglierne il senso per la prima volta.

Una donna unica e sicuramente una donna positiva.


Maledizione d’amore
Maledetto te
che hai preso il fiore delle mie labbra
e senza baciarlo l’hai buttato per terra
e poi l’hai mostrato a una fanciulla inerte.
O te maledetto
che hai cambiato i miei giorni
in un orrendo frastuono
e non sento più angeli

ma vipere intorno.



...SONO UNA DONNA POSITIVA

Sono una donna positiva! Questo il mio nuovo slogan.
Da quando il dolore ha preso in ostaggio il mio cuore, mangio.
Mangio il nervoso. Mangio la delusione. Mangio il dolore. Mangio l'amore. Mangio la mia incapacità.
A forza di mangiare, a volte, non sento più le mandibole.
Intanto il mio corpo è cambiato. Ogni tratto di me, del mio viso, del mio corpo si è adattato, impigrito, ingrassato. 
Nonostante questa "metamorfosi" è nata in me una nuova forza: la consapevolezza di affrontare il cammino da sola su una strada nuova...ed in maniera POSITIVA, perchè IO SONO UNA DONNA POSITIVA!!!


to be BIG

Essere grande...
Cos'è che ci rende grandi?
Avere compiuto la maggiore età? Essere in grado di compiere gesta eroiche? Essere un mastino nel proprio lavoro? Aver rubato il partner ad un'amica? Aver fatto le scarpe periodicamente a qualcuno oppure spuntarla con il prezzo di una cosa che ci piace?
Non so per voi, ma per quello che mi riguarda essere grandi non significa niente di tutto questo. 
Nel mio micromondo, essere grandi significa avere l'intelligenza, ma non quella che viene dall'istruzione (o perlomeno non solo), ma quella che scaturisce dall'esperienza, quella che impari anche a tue spese sul banco della scuola chiamata vita e che applichi tutti i giorni.
Significa avere sentimenti ed essere generosi, magari proprio con chi non lo merita.
Anche i famosi valori e la morale c'entrano con l'essere grande, così come l'onestà intellettuale: non potrei mai professarmi meccanico dal momento che non so riparare un'auto!
Nel mio caso poi c'è un valore aggiunto; i chili di troppo!!!
Caspita sono davvero BIG♥




...un giorno di ordinaria follia

Buongiorno miei cari bloggers,
sono Stefania e sono una donna fiera di essere morbidosamente tonda!
Una bellissima giornata questa perchè il mio nuovo blog viene alla luce.
Un blog che vuole PARLARE a chi la vita la vive sulle CURVE, incurante delle linee rette.
Sicuramente non sarà un posto pretenzioso questo, ma un trascorrere il tempo insieme in maniera divertente, insolita e mooolto irriverente.
Io sono pronta e voi?





La vita è una danza. Se balli, ti sorride

...ho un'età che viene biologicamente definita adulta. Sono sempre di corsa, catturata dal mio quotidiano  e ho sempre meno tempo di fare ciò che amerei tanto fare o di sognare.

I sogni, già. Oramai sono archiviati in un cassetto, che di tanto in tanto però  apro. 

Ci sono dei profumi, dei ricordi, delle persone e dei posti difficili da archiviare, ma se non lo si fa la vita diventa soltanto un'ombra che offusca i caldi raggi del sole, che irradiano il presente ed illuminano il futuro.

La vita è davvero un palcoscenico! 
Facciamo, quindi, in modo di essere i protagonisti che danzano su quel palcoscenico ben illuminato solo per noi e non semplici spettatori, che come avvoltoi aspettano di cibarsi della nostra carcassa.

So let's dance!!!!

Se sorridi alla vita, la vita ti sorride e se balli, incurante di cadere, lo farà ancora di più!